martedì 14 gennaio 2014

IL FUMETTO VA ALLA GUERRA

Nel 1939 tutti i FUMETTI, di inportazione straniera o semplicemente ispirati alla produzione straniera, furono proibiti. Vi fu' l'esaltazione dell'eroismo ITALIANO sopratutto quello militare. Furono ripudiate tutte le storie criminali, paradossali, tenebrose o moralmente equivoche. In breve si delineo' una linea editoriale di completa autarcia anche per cio' che rigurdava la fisionomia degli "eroi" i quali dovevano avere caratteri somatici "SPICCATAMENTE ITALIANI". Vi fù una sola eccezione e fù per i personaggi di WALT DISNEY. Un pò per "il loro valore artistico un pò per la sostanziale modernità", e secondo alcuni hanno individuato nel fatto che i figli di MUSSOLINI erano appassionati lettori delle storie DISNEYANE.

Sono tanti gli studiosi che d'anno l?inizio del FUMETTO vero e proprio agli inizi degli anni "1930" e più precisamente verso la fine del 1032 con la nascita del settimanale JUMBO. L'editore LOTARIO VECCHI comprese che i giovani lettori ritenevano il FUMETTO una lettura interessante, quindi potevano costruire una attività editoriale reditizia. In poche settimane JUMBO raggiunge vendite con la rispettabile cifra di 350.000 copie settimanali. Un numero importante se si pensa che il famoso CORRIERINO DEI PICCOLI ne raggiungeva 220.000. Si scoprì cosi che i FUMETTI non interessavano solo ai piccoli, ma anche ad un pubblico rappresentato da giovani e adulti. La risposta che diede il mercato convinse anche altri editori a intraprendere lo stesso cammino.

La definitiva consacrazione tra i grossi editori avvenne quando la MONDADORI rilevò il TOPOLINO di NERBINI precisamente l'11 agosto 1935. la MONDADORI aboli la didascalia sotto le vignette, diede spazio ai lettori con la loro posta, e introdusse ottime rubriche, presentò ottime storie DISNEYANE e altre strisce AMERICANE. Con il divieto di utilizzare materiale straniero il merito di topolino mondadoriano fu quello di dare molto spazio ad autori italiani lasciando  a loro una discreta libertà creativa sia sul piano grafico che quello dei contenuti.

Nella chiesa, il FUMETTO, sin dal principio fu visto con sospetto, appena si rese conto dell'influenza che esercitava sia sui piccoli che sui grandi, decise di intervenire pubblicando nel 1937 IL VITTORIOSO, un opera ideata da alcuni educatori cattolici legati alla gioventù italiana dell'azione cattolica e che ebbero un discreto successo, arrivando ad una tiratura di circa 200.000 poie.  La sua matrica cattolica garantiva ai genitori una serietà morale che faceva cosi cadere molte obiazioni nel confronto del FUMETTO.

Il periodo che va 1932 al 1945 il FUMETTO ebbe una trasformazione, dal FUMETTO a strisce dove i racconti erano pubblicati a puntate, passò a formati più disparati ma sopratutto oblunghe e i racconti venivano offerti nella loro completezza. Con la fine della seconda guerra mondiale, l'attività editoriale aumentò l'impegno della produzione e diffusione del FUMETTO. Dai numerosi fumetti che nacquero in quel periodo la maggior parte ebbe vita breve o quantomeno stentata.
Il FUMETTO AMERICANO, pur non rivestendo più quel potere di attrazione che ebbe nel periodo post bellico,  continuava ad essere soggetto di lattura delle nuove generazioni.

I gusti e gli interessi,  sopratutto nel pubblico femminile,maturano con la nascita di un nuovo tipo di lettura rappresentata dalla nascita di periodici quali GRAND HOTELdei DEL DUCA e BOLERO FILM di MONDADORI. Nacque cosi il FOTOROMANZO. Molto diverso dal FUMETTO il FOTOROMANZO seppe conquistare larghe masse di lettori e confinando la lettura del FUMETTO ad una età tra i 6/7 anni e i 14/15 anni circa.

A partire dal 15 dicembre 1945 TOPOLINO riprese ad uscire rappresentando i medesimi racconti lasciati in sospeso nel 1943 come se nulla fosse accaduto, Questo determinò la caduta di interesse nei lettori. Vi fu in oltre un mutamento nel carattere del "TOPO" perdendo la fresca ingenuità di piccolo borghese per assumere la figura dell'eroe infallibile ma un pò scostante. In conpenso acquistò in simpatia il personaggio di PAPERINO eterno perdente, accompagfnato per altro da altrettanti simpaticissimi personaggi come QUI, QUO, QUA,GASTONE PAPERON DE PAPERONI.

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