domenica 16 agosto 2015

STRANI ZOMBI DI CAMPAGNA: NON MORDONO E TORNANO ALLA LORO VITA DI PRIMA (di STEFANO FELTRI)

Quando ci sono degli zombi, il lettore tende a concentrarsi (comprensibilmente) su di loro, tra morsi, camminate claudicanti, braccia protese e tutto il resto. Ma i protagonisti sono sempre gli uomini e le donne ancora vivi, gli zombi sono soltanto un espediente narrativo per creare situazioni estreme.

Negli anni settanta erano il simbolo della voracità consumistica, i WALKING DEAD di ROBERT KIRKMAN servono a creare uno "stato di natura" in cui sperimentare la nascita della civiltà e misurare quanto gli esseri umani sono propensi alla mera lotta per la sopravvivenza e quanto alla cooperazione.

In REVIVAL la funzione degli zombi è ancora diversa. Nella cittadina di ROTHSCHILD, i morti cominciano a tornare in vita. non per nutrirsi dei vivi (solo qualcuno ci prova). Ma riaprono gli occhi e riprendono il loro posto nella società, senza alcuna apparente differenza rispetto alla loro prima vita.

Lo scrittore TIM SEELEY viene dalla IMAGE COMICFS, e dai super eroi arriva anche il disegnatore MIKE NORTON. SEELEY non ha mai lavorato a un progetto cosi ambizioso come una serie regolare "d'autore", ma si capisce che cosa vuole. Un FUMETTO di zombi che non si regge sullo splatter, sul colpo di scena e il morso improvviso.

SEELEY costruisce una inquietudine per accumulo, sul modello di TWIN PEAKS e dei tanti suoi epigoni. E la leva narrativa non è cosa succede ai morti che ritornano, non si sa cosa è successo, si pensa a una epidemia che ha questo effetto- quanto sui vivi. La morte, nostra o dei cari, è la sensazione suprema, comminata dalla società, dagli individui o dall'incuria. Ma se questo avviene meno, cade anche il suo valore dissuasivo; la morale deve trovare in se stessa la propria giustificazione, non più nel tentativo di evitare l'esito irrimediabile, la morte appunto.

Se questo perde significato lo perde anche la vita. Una società costruita con del limiti, come la finitezza dell'esistenza, rischia di implodere se questi limiti cadono, per quanto considerati forieri soltanto di dolore sono dei pilastri del vivere insieme. I vivi diventano indistinguibili dai morti, nessuno ha più incentivo a trattenersi, a evitare comportamenti a rischio, a non sfogare la frustrazione con violenza omicida.

Eppure il villaggio di ROTHSCHILD non collassa, trova uno strano equilibrio che rimuove l'orrore come prima rimuoveva la paura della morte. Dopo il primo volume sei tra amici, per SALDA PRESS sta uscendo il secondo: VIVI COME TI PARE.

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