giovedì 6 novembre 2014

QUANTE' PERICOLOSO DIVENTARE DONNA (di STEFANO FELTRI)

POCO RACCOMANDABILE

Nessun tema è più letterario di quello del doppio, il romanzo a FUMETTI "POCO RACCOMANDABILE" di CHLOE' CRUICHAUDET riesce a declinarlo, per quanto sembri impossibile, in modo originale. Perché lo moltiplica, gli sdoppiamenti sono cosi tanti che quasi si perde il filo, PAUL GRAPPE è un soldato che cede al comprensibile, quanto socialmente inaccettabile, desiderio di fuggire, di non diventare un cadavere smembrato che marcisce nelle trincee.

Ma la guerra di massa ha bisogno di coscritti, quindi PAUL deve tornare a PARIGI in clandestinità perché la diserzione è punibile con la morte. La giovane moglie LOUISE lo accoglie e lo nasconde in casa.

E qui cominciano i ribaltamenti: da amante devoto, che al fronte pensava soltanto a riabbracciare la moglie, PAUL diventa un classico uomo da divano, annoiato dalla prigionia domestica, che sfoga le tensioni su LOUISE . Fino al colpo di genio: l'unico modo per non essere riconosciuto è vestirsi da donna.

Non serve essere un psicanalista per cogliere nell'entusiasmo con cui PAUL abbraccia la sua vita il segno di un disagio profondo. con LOUISE si instaura un legame, dalla coppia tradizionale a una relazione fluida (si potrebbe quasi dire lesbica, viso quanto PAUL riesce a "diventare" donna).

Una simile ambiguità identitaria e sessuale porta, quasi inevitabilmente, a esplorare altre doppiezze, al riparo del buio del BOISE de BOULOGNE, allora (ben più di oggi) rifugio della PARIGI più disinibita e aperta a esperienze non convenzionale.

Ecco un ulteriore ribaltamento: la coppia più banale, perfino noiosa, a stento riesce a sopravvivere al travestimento e tr4ovanegli scambi di coppia e nelle trasgressioni notturne prima un'illusione di rinascita e poi la definitiva devastazione.

Si può sopravvivere alla guerra ma non a se stessi. Il romanzo di CHLOE' CRUCHAUDET si sviluppa a vignette senza contorni, tavole dai colori spenti che avvolgono appiccicose lo spettatore trascinandolo a fondo con i due protagonisti.

E il tutto è ispirato a una storia vera "poco raccomandabile" (titolo un po' bacchettone, l'originale
."MAUVAIS GENRE" era più sfumato) ha vinto un premio al festival ANGOULEME, dove si danno gli OSCAR del fumetto europeo. Anche la rivista LIRE lo ha celebrato. Un libro affascinante, ma che lascia una sensazione di inquietudine.

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