giovedì 8 maggio 2014

KURT COBAIN COME CALVIN & HOBBES ( STEFANO FELTRI )

NEVERMIND
Di tutti i modi che si potevano trovare per celebrare i vent'anni della morte di KURT COBAIN, ANDREA PAGGIANO ne ha scelto uno decisamente poco convenzionale: raccontare la rok star da bambino, l'origine della malinconia e di quel senso di sconfitta esistenziale che viene abbracciato fino a trasformare in una ribellione alla società che ci educa al successo.

ANDREA PAGGIARO, che si firma TUONO PETTINATO, ha sviluppato una sua professionalità di biografo non convenzionale: si è già dedicato a GARIBALDI e ad ALAN TURING. Con KURT COBAIN, riesce a dosare al meglio la sua vena un po' surreale combinata con una certa attenzione biografica, non tanto a date o dettagli, ma a cogliere lo spirito del personaggio che vuole raccontare.

Nel libro NEVERMIND, che ovviamente prende il titolo dall'album più famoso dei NIRVANA,TUONO PETTINATO si inventa un ardito parallelo: KURT COBAIN e il suo immaginario BODDAH, quello a cui il cantante scrive la sua ultima lettera prima di suicidarsi, evoca al FUMETTISTA un parallelo con CALVIN & HOBBES, il bambino con la sua tigre di pezza che animavano la celebre striscia di BILL WATTERSON (anche questa interrotta bruscamente, un suicidio editoriale come ribellione al successo, se si vuole forzare il parallelo).

Il rok trasgressivo e il FUMETTO più pacato si tangono. BODDAH assume le fattezze di HOBBES, la tigre. Ma KURT non è CALVIN: è cupo, tormentato, tra i boscaioli di ABBERDEEN non c'è posto per chi non si accontenta di sognare la vita di suo padre. L'infanzia di KURT è terribile, ma TUONO PETTINATO non commette l'errore di usarla per spiegare retroattivamente il suicidio.

Con il suo stile scanzonato, un bianco e nero semplice, con i personaggi sempre espressivi in pochi tratti netti, TUONO PETTINATO racconta con il registro di un FUMETTO umoristico una storia che a suo modo è anche epica, ma è soprattutto triste. Una tristezza filtrata dall'arte, ma pur sempre tristezza: "per reazione all'etica del profitto e della produttività, al posticcio ottimismo degli anni Ottanta, furono il sarcasmo e l'apatia l'antidoto per rimanere umani", fa dire TUONO PETTINATO a BODDAH. una ribellione senza gioia, il cui cantore non poteva che finire com'è finito.

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