sabato 20 giugno 2015

IL CORAGGIO ISPIRATO DA SPIEGELMAN (di STEFANO FELTRI)

LA BAMBINA NASCOSTA
Dopo MAUS di ART SPIEGELMAN, ci vuole sempre un certo coraggio per fare un FUMETTO sulla SHOAH. Cos'altro si potrà mai dire dopo quell'opera che ha ridefinito le potenzialità del linguaggio FUMETTISTICO?

La PANINI ha lanciato da qualche tempo una linea editoriale di graphicnovel, PANINI 91, E più di recente i NOVELLINI, cioè romanzi a FUMETTI dedicati ad un pubblico che di solito è considerato fuori target, cioè i preadolescenti che magari stanno scoprendo ancora i super eroi e non hanno contatti con la narrativa FUMETTISTICA più seria.

"LA BAMBINA NASCOSTA"  esce sotto questa etichetta ed è un tentativo di raccontare la SHOAH a che ancora non l'ha studiata e magari non ha neppure letto PREIMO LEVI. I disegni di MARC LIZANO ricordano quelli del capolavoro francese "LO SCONTRO QUOTIDIANO" di MANU LARTCENET (facce larghe e stilizzate, occhi e espressioni concentrati in pochi tratti e punti, la sceneggiatura di LOIC DAUVALLIER è chiaramente ispirata al diario di ANNA FRNK.

Non è l'originalità, insomma, il punto, ma l'efficacia. L'anziana DOUNIA decide finalmente di raccontare alla nipote i suoi traumatici e mai confessati ricordi di infanzia, la stella cucita sui vestiti (e non era da sceriffo, come le raccontò il padre), i cambi di scuola, i raid nelle case, i mesi sotto falso nome con una famiglia che non era la sua in attesa del ritorno dei genitori, spariti chissà dove. La vergona e il senso di colpa del sopravvissuto.

Non è facile condensare in 80 pagine il dramma della SHOAH, ma la scelta di raccontarlo dal punto di vista di una bambina permette di ridurre senza semplificare. Quel poco che DOUNIA capisce è mostruoso e angosciante anche se non è altro che una frazione infinitesimale del totale.

La SHOAH può spaventare anche senza una singola scena di campi di concentramento, senza EICHMANN e senza i fantasmi con la tuta a strisce. Perché prima dei forni crematori, ci sono state le leggi razziali, la discriminazione, il sospetto, le famiglie spaccate.

Il pubblico cui si rivolge "LA BAMBINA NASCOSTA" avrà tempo per studiare e capire tutto, se lo vorrà, ma questo breve FUMETTO intanto installa un senso di disagio che è giusto provino tutti quelli che sono nati dopo un  orrore che non può essere definito inimmaginabile.
























    

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