sabato 28 giugno 2014

FUMETTO E FASCISMO

Era il 1923 quando nelle edicole fece la sua comparsa "IL BALILLA". Sono trascorse poche giornate dalla marcia su ROMA che ha portato al potere il fascismo; nelle edicole arriva un nuovo giornalino a FUMETTI, volutamente e accesamente propagandistico, in diretta concorrenza con il più tradizionale "CORRIERE DEI PICCOLI" dove il BALILLA si ispira alla grafica.

Lo scopo è quello di far vivere sulla carta nuovi eroi, italiani naturalmente, modelli che possono essere imitati dai più giovani. Con la politica mussoliniana di fascistizzazione, questo sarebbe stato il destino imposto al paese dalle autorità di regime nel ventennio di dittatura. Istituzione, cultura, economia tutto doveva uniformarsi al credo fascista.

La fascistizzazione intendeva anche inculcare precise parole d'ordine nelle menti dei giovani, a scuola come nelle associazioni sportive e ricreative, nemmeno per il FUMETTO era impossibile sfuggire ad una simile logica propagandistica.

Sin dal 1908 insieme al CORRIERE DELLA SERA, i cui personaggi erano ormai parte stabile del mondo dei bambini: il SIGNOR BONAVVENTURA, SOR POMPIRIO, BIBI E BOBO ecc. costituivano, a ben vedere, gli eroi di tanti bambini. La ferrea logica dell'irrigimentazione voluta da MUSSOLINI non poteva accettare un simile dato. Tuttavia il primo eroe dei FUMETTI fascista apparve soltanto nel 1932 anno in cui troviamo la pubblicazione della rivista "JUMBO", edita dal fiorentino VECCHI sulla falsariga dell'inglese RAINBOW, dal quale attingeva buona parte dei disegni e delle storie.

Il regime di "AUTARCHIA", intervenuto in seguito alle sanzioni imposte all'ITALIA dopo la guerra d'ETIOPIA provocò un vero e proprio sconvolgimento, tutti i FUMETTI d'importazione scomparvero, tranne TOPOLINO che però fu costretto a chiamarsi TUFFOLINO; l'ostracismo dato a tutto ciò che non era ITALIANO coinvolse anche i FUMETTI.

SULL'AVVENTUROSO FUMETTI dal calibro di FASH GORDON, MANDRAKE e PHANTOM furono sostituite dalle storie di JTSO, che esaltava l'invasione nipponica nei confronti della CINA e di ROMOLO ingegnere ITALIANO di ABISSINIA. le idee razziste furono fatte oggetto di riproduzione FUMETTISTICA, con l'esaltazione dell'italianità.

Tra le numerose tavole propagandistiche che apparvero sui periodici per ragazzi, le uniche che forse fecero breccia nell'immaginario furono DICK FULMINE, disegnato da CARLO COSSIO con i tratti di PRIMO CARNERA, FULMINE poliziotto americano in perenne lotta contro un paio di pericolosi criminali; BARRIERA ras SUD AMERICANO ed il nero ZAMBO, bandito in grado di sfruttare armi micidiali, come una pistola a gas paralizzante.

All'utilizzo spregiudicato del FUMETTO nell'epoca FASCISTA seguirono nel dopo guerra aspre polemiche pedagogiche nelle quali si distinsero, ORIGLIA, VITTORINI e RODARI che sottolineavano le peculiarità della letteratura per immagini e la sua potenzialità.  

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