venerdì 6 dicembre 2013

1900 IL FUMETTO COMPIE I PRIMI PASSI

Il primo reale esperimento di FUMETTO illustrato per ragazzi, lo troviamo ai primi del 1900 in IL NOVELLINO. Infatti fu il primo a pubblicare nel 1904 una tavola integrale a colori di THE YELLOW KID comprensiva di BALLON. Negli anni seguenti pubblicò per i ragazzi NONNO VOLPONE di SAULTZ e KATZENJAMMER e BIBI E BOBO di DIRKS.

Nel 1908 ebbe grande successo IL CORRIERE DEI PICCOLI (comunemente chiamato IL CORRIERINO).Con il cospiquo appoggio finanziario e tecnico del CORRIERE DERLLA SERA fini per essere letto sia dai piccoli che dai grandi, quando i creatori si accorsero di ciò pubblicarono pagine intere per adulti. Fin dall'inizio assunse una sua fisionomia che durò a lungo e che consisteva in un equilibrio tra storielle vignette, rubriche articolate e testi scritti. IL CORRIERE DEI PICCOLI riuscì a monopolizzare quasi la totalità della sua produzione comica a FUMETTI AMERICANA abolendo le nuvolette sostituendola con didascalie sdolcinate ed un po' melesse: i famosi ottonari a rima baciata. Il CORRIERINO da strumento di puro divertimento, nel periodo della guerra in LIBIA e la prima guerra mondiale, diventò un sottile mezzo di persuasione al nazionalismo e al colonialismo.

Molti sostengono che la nascita del FUMETTO ITALIANO coincida con la comparsa del CORRIERE DEI PICCOLI. Non è cosi, ad esso e a tutti i GIORNALETTI ITALIANI eliminando la "nuvoletta" mutilarono una forma grafica espressiva già matura, facendo cosi arretrare ad uno stadio precedente di sviluppo. Certamente non possiamo disconoscere al CORRIERINO la capacità di predisporre il gusto per la narrativa in immagini, stimolando la "voracità" visiva dei suoi lettori rendendo in tal modo un prezioso servizio alla causa del FUMETTO.

Nel primo dopo guerra comparvero alcuni FUMETTI che contenevano storie a scopo propagandistico usandoli cosi come sottili strumenti di formazione ideologica. Ora va riconosciuto che la propaganda di regime ha saputo intervenire con tempismo, intuendo le potenzialità del nuovo mezzo espressivo figurato, anche se non è sempre chiaro a loro come impiegare al meglio uno strumento con molti elementi di novità sul piano delle tecniche di significazione.

Nel 1923 esce a MILANO IL GIORNALE DEI BALILLA.

Nel 1925 il giornale diventa suplemento del quotidiano FASCISTA POPOLO D'ITALIA.

Nel 1927 esce un altro settimanale, LA PICCOLA ITALIANA, con intento educativo delle giovanissime leve in gonnella della GIOVENTU' ITALIANA DE3L LITTORIO.

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