domenica 21 ottobre 2012

Fumetto

 Il primo numero del corriere dei piccoli l'editoriale intitolava: "come fu e come non fu". L'editoriale tracciato dal suo direttore ( Silvio Spaventa Filippi ) esortava i giovani a leggere la rivista,  imitando cosi il proprio genitore che leggeva il corriere dela sera.  Il primo numero raggiunse una vendita pari  80.000 copie, ed arrivò con alcuni numeri publicati negli anni  60 a superare, come "Corrierino dei Piccoli", il rispettabile numero di 700.000copie.

 Per diverse generazioni il "Coriere dei Piccoli" era una lettura che rifletteva l'impronta pedagogica       dell'epoca, patriottica e risorgimentale.

 I primi fumetti del novecento non avevano quasi mai le "nuvolette", giudicate sconvenienti e diseducative.
 Infatti in prevalenza si publicavano racconti, poesie, brevi copioni teatrali.

 Il "Corriere dei Piccoli" è rimasto famoso per la prima pagina dedicata ad una storia su una sola tavola        suddivisa in quattro strisce di due vignette ciascuna. Quasi sempre vi erano due distici sotto ogni vignetta; le strofe erano in rima baciata.

 Molte erano le storie importate dagli Stati Uniti  ( Mimmo Mammola e medoro di Buster Brown,
                                                                            Bibi e Bubu, The Katzenjanne creati nel 1897
                                                                            Fortunello, Happy Holigan, del 1899
                                                                            Arcibaldo e Petromilla di Bringing Up Father
                                                                            e Jiggs & maggy
                                                                             Mio Mao e Felix The Cat

 Nel frattempo fiorivano storie Italiane, con una filastrocca come didascalia. Troviamo
 personaggi come: Bilbolbul di Attilio Musino e Quadratino di Antonio Rubino, ancora oggi
 apprezzati per l'elegante disegno liberty e per il fantasioso surrealismo delle storie, scherzano con
 la lingua e la matematica.

Il 28 ottobre 1917 Sergio Tofano, si inventa il più famoso personaggio del "Sigor Bonaventura". Ogni avventura inizia con una frase ancora oggi famosa. "QUI COMINCIA L'AVVENTURA DEL SIGOR BONAVENTURA, RICCO ASSAI DA FAR PAURA".

Carlo Bisi e Bruno Angoletta, subito dopo la prima guerra mondiale, inventano: Sor Pampurio, caricatura dio un borghese nevrotico e Marmittone soldato oppresso dai superiori.

Sino al 1961 il "Coriere dei Piccoli" non ha mai pubblicato veri fumetti con le nuvolette. dal 1961 al 1963 con la direzione di Guglielmo Zucconi avvenne la svolta creando i primi fumetti, entrando cosi nella storia dei fumetti con le nuvolette.

Uno dei punti di forza del settimanale fu il "CORRIERINO SCUOLA", inserto che per molti anni, durante il periodo scolastico, pubblicò schede per le ricerche, atlanti geografici e storici, scenari naturalistici da completare e altri sussidi. sempre in quel periodo il "Corriere dei Piccoli" usciva con soldatini o calciatori, bamboline di carta con vestiti e acdessori da incollare su cartoncino e ritagliare.

Dal 1964 al 1972 il direttore del "Corriere dei Piccoli" fu Carlo Triberti il quale seppe inprimere una seconda giovinezza al settimanale a partire dal n° 11 del 1968.

Prestigiosi autori come Hugo Pratt con Una Ballata Del Mare Salato, e Jacovitti con personaggi come Coccobil, Zorry e Jak Mandolino, Leone Cimpelin con Tribunzio, Grazia Nidasio con Valentina Mela Vrde, e disegnatori del calibro di Toppi, Battglia Uggeri, Di Gennaro, Lea Maggioli Bartorelli , giornalista che firmava con il pseudomino di Zietta Liù, proprio in quegli anni collaboratrice di Triberti, seppero dare un nuovo in pulso alla testata.

Negli anni 70 il "Corriere dei Piccoli" organizzò un referendum tra i suoi lettori per mezzo di cartoline postali, denominato, scegli tu. Il risultato fu che i giovani lettori chiedevano un cambio di testata passando da "Corriere dei Piccoli" a "Corriere dei Ragazzi".

Tante sono le modifiche che il "Corriere dei Piccoli" ha subito nel tempo. Dal 1972 in poi molti sono i direttori che si sono avvicendati, e ad ogni cambio di direzione modificavano la formula, il formato, e fogliazione al giornalinon cambiando pure il nome che da "Corriere dei Piccoli" diventava " il Corriere"

Nonostante le continue modifiche, anche dopo il 1972 pubblica ottimi fumetti con grandi autori come: Carlo Peroni con il suo "Redipicche", Giorgio Pezzin con "Walkie Talkie", Adriano Caenevali con "Ronfi", Carlo Squillante con "Tatantella", e molti altri.

Con la TV commerciale il settimanale subi modifiche nei contenuti. tuttavia anche in questi anni apparevero sul "Corrierino" storie che sarebbero poi continuate su altre riviste, come "La Pimpa" di Francesco Tulio Altan e "Diario di Stefi" di Graziano Nidasio.

il "Corrierino dei Piccoli" usci in edicola senza interruzioni fino il 15 Agosto 1995. Un ultimo n° è stato distribuito nelle edicole della Lombardia a Gennaio del 1996 e questo pe3r non perdere i diritti sulla testata.

                                          

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