lunedì 30 marzo 2015

TUTTO SOMMATO NON E' COSI MALE (di STEFANO FELTRI)

WHAT A WONDERFUL WORLD 1-2
INIO ASANO è un autore sempre inquietante: immaginate un HARUKI  MURAKANI senza quella sfumatura onirica che rende i suoi mondi ambigui, dove la certezza della realtà è sfuggente, tutto sommato seducente.

I manga di ASANO, invece, hanno sempre qualche elemento assurdo, che richiede un minimo di "sospensione dell'incredulità" ma non si elevano mai al livello delle storie di pura fantasia. WHAT A WONDERFUL WORLD", che PLANET MANGA ristampa in due volumi, è una raccolta dai temi opposti da quelli suggeriti dal titolo: personaggi sconfitti e infelici arrivano a un passo dal suicidio, o ci provano ma falliscono, e cosi scoprono che la vita vale la pena di essere vissuta e celebrano, senza troppa convinzione, questo WONDERFUL WURLD.

Eppure, proprio quando si arrendono all'innevitabilità dell'esistenza- o almeno all'istinto che spinge a sopravvivere- riconoscono di essere senz'altro scopo che rimandare la fine. Il tema è universale ma le situazioni in cui si declina sono molto giapponesi: ci sono i RONIN, studenti che hanno fallito l'esame all'università e passano un anno preparandosi espiando il proprio fallimento prima di riprovare, o gli HIKILKOMORI, quei ragazzi c he rinunciano alla socialità per chiudersi in casa a leggere manga e giocare a videogames, finendo di solito a pensare al suicidio.E i super precari freelance che si ribellano alla cultura del posto fisso, sempre più difficile da ottenere, preferendo di vivere di stenti ma liberi.

Il tratto di ASANO è freddo, netto, le sue ragazze tendono a essere trasandate, sciatte, gli uomini insignificanti, hanno rinunciato a ogni pretesa di individualità e si accontentano di sapere in quale compartimento sociale devono rinchiudersi.

Un rapinatore con in testa una maschera da panda sequestra una ragazza poco equilibrata e la trasforma in una sua complice, ma questo rapporto di prigionia diventa
- dopo il fallimento del disegno criminale- un disperato tentativo di libertà, con il carceriere che si immola in un gesto di eroismo incoerente con il suo comportamento nelle pagine precedenti.

I FUMETTI di INIO ASANO riescono a fotografare inquietudini e, anziché limitarsi a raccontarle, le impastano con fobie, coerenti e credibili ma con qualche dettaglio assurdo.

sabato 21 marzo 2015

IL CONSUMISMO, MALATTIA CURABILE (di STEFANO FELTRI)

GOLEM

Ci sono due modi di leggere "GOLEM", l'ambizioso romanzo a FUMETTI di LRNZ, impronunciabile pseudonimo di LORENZO CECCOTTI, artista romano che applica le sue doti anche alle nuvolette, quello che nella postfazione ADRIANO ERCOLANI definisce "equivoco giapponese": cercare, nelle spettacolari tavole di LRNZ, i modelli, i richiami, le citazioni.

E' vero,  le sue tavole hanno molto dell'immaginario manga ( ammesso l'espressione abbia un senso, visto che i manga ce ne sono di diversissimi). E LRNZ ha detto di stimare molto un genio come NAOKI URASAWA. Però sarebbe riduttivo, perché certe tavole sembrano dovere più ai comics americani e altre ad artisti più pittorici, viene in mente DAVE MCKEAN.

Poi c'è il secondo modello di lettura. quello dell'analisi della trama, del futuro distopico in cui LRNZ proietta l'ITALIA con un'operazione che, per coincidenza temporale potrebbe richiamare MICHEL HOUELLEBECQ, ma è più simile al TRANSMETROPOLITAN di WARREN ELLIS.

La storia è un voluto gioco di rimandi, di simboli, di sfide al lettore (uno dei personaggi principali si chiama AGO CRITONE. Centra PLATONE?). Nonostante la stagnazione economica  di questo decennio, LRNZ continua a individuare nel consumismo la traiettoria di evoluzione della nostra società e immagina un'ITALIA fondata non sul lavoro ma sull'acquisto, con una versione estrema del modello AMAZON: tutto in casa, in auto, in strada è sponsorizzato, basta cliccare per esempio sullo specchio per acquistare uno spazzolino elettrico. Fantascienza? Date tempo alle stampanti 3D.

Lo schema di fondo è un po' semplicistico, ma meno banale di quello che sembra: quattro corporation dominano il mondo e impongono agli uomini la fatica di SISIFO di lavorare per spendere. Si oppone un gruppo di sovversivi che vuole superare questo modello grazie alla tecnologia, creando una società ecosostenibile che grazie al riciclo renda meno necessario produrre:
Sembra un frullato di MARX, KEYNES ed epigoni, ma è la filosofia della sharing eonomy (AIRB NB,BLABLACAR, UBER...). Se LRNZ avesse sviluppato meglio questi aspetti rinunciando a qualche decina di pagine di battaglie spettacolari ma poco utili, GOLEM sarebbe stato ancora più interessante.

martedì 17 marzo 2015

LA PRIMA VOLTA DI TUTTI I 74 PEANUTS ( di STEFANO FELTRI )

SNOOPY AMICI MIEI

SE CHARLES M. SCHLZ fosse stato su Facebook, avrebbe avuto almeno 74 amici: perché questo è il numero dei personaggi che ha creato nei 48 anni di attività sui suoi PEANUTS. La direttrice della storica rivista LINUS, STEFANIA RUMOR, ha avuto un'idea semplice ma al contempo geniale e titanica: presentare tutti ma proprio tutti i protagonisti e comprimari della più grande saga del FUMETTO americano, i tasselli umani di quella commedia umana che è l'opera di SCHULZ.

Di solito le antologie di SNOOPY e soci sono tematiche (tipo "lo sport", "l'amore" ecc.) o cronologiche. Questa è una antologia umana che costringe alla stessa malinconica felicità che si prova sfogliando un album di fotografie di famiglia.

14 Aprile 1950: la prima volta che VIOLET (e non LUCY) tiene la palla ovale per CHARLIE BROWN, che mai riuscirà a calciarla. 21 Dicembre 1950: CHARLIE BROWN, si mette la sua celebre maglia. 22Agosto 1960: SALLY si innamora di LINUS, e cosi via.

Il genio di SCHULZ si misura nel dare spessore, strato dopo strato, vignetta dopo vignetta, ai suoi protagonisti, a questi bambini filosofi che raccontano il mondo con poche parole e minuscole ma decisive variazione negli anni.

Però l'antologia "SNOOPY AMICI MIEI" è anche l'occasione per incontrare personaggi minori, come 595472. Il nuovo amico di CHARLIE BROWN che appare il 30 Settembre 1963, mentre gli STATI UNITI si crogiolano nel consumismo innocente dei SIXTIES (JOHN KENNDY morirà due mesi dopo).

Il padre del bambino ha deciso che "in questi tempi ci sono tanti numeri che stiamo perdendo la nostra identità" e quindi ha chiamato i figli 5 (il maschio), 3e4 (le sorelle) 95472 (il cognome). Le ultime tavole sono per NAOMI, la bimba che assiste SPIKE, il fratello maggiore di SNOOPY, in una clinica per animali.Tavole malinconiche, di flebo, diagnosi infauste e congedi. SCHULZ morirà due anni dopo.

Questo libro non è un'introduzione al mondo dei PEANUTS e neanche un gioco compilativo, è una mappa di lettura, una panoramica del genio di SCHULZ, un modo per avere l'illusione di poter condensare vite intere in poche (ma non pochissime 263) pagine. Come con gli album fotografici, cartacei o su Facebook.

domenica 15 marzo 2015

SHERLOCK HOLMES ALL'AMERICANA (di STEFANO FELTRI)

MERCURIO LOI

Ci sono pochi autori ITALIANI che raccontano l'ITALIA.O meglio ce ne sono tanti che amano parlare di se stessi e fare FUMETTI sulla propria vita (spesso non ricchissima di eventi significativi), ma sono una ristretta minoranza quelli che attingono all'immaginario e alla storia patria per farne la base delle proprie avventure.

ALESSANDRO BILOTTA è una gradita eccezione. Sul numero 28 della mai abbastanza celebrata collana BONELLI "LE STORIE" (OGNI MESE UN EPISODIO AUTOCONCLUSIVO, CON PERSONAGGI E TEMI SEMPRE DIVERSI) torna in coppia con l'ottimo disegnatore MATTEO MOSCA per raccontare le gesta di MERCURIO LOI.
L'ispirazione è chiara fin da subito: MERCURIO LOI è SHERLCK HOLMES e il giovane TARCISIO che lo assiste è chiaramente WATSOM

Ma per una volta, non si tratta del solito citazionismo boneliano o (fenomeno raro ma non rarissimo) di un mero saccheggio. BILOTTA prende un format collaudato e familiare al lettore e lo trasporta lontano dalle nebbie di LONDRA e BAKER STREET.Perché la cosa interessante di MERCURIO LOI è soprattutto l'ambientazione: una ROMA pre-unitaria, del 1825, nelle cui strade si respira il fermento rivoluzionario dei carbonari.

URBE ma non ancora metropoli contemporanea, ROMA ospita trame, complotti, (ovviamente amori) ma anche fantasmi di una storia che è sempre incombente e oppressiva, nella sedicente città eterna. BILOTTA ci risparmia la solita piatta presentazione dei personaggi tipica di tanti FUMETTI popolari e ci porta subito nell'azione, scopriamo pagina dopo pagina i tic, le fobie e le genialità di LOI (che cita la saggezza popolare romana).

E il mistero dei morti di CASTEL SNT'ANGELO viene svelato- perchè ci deve sempre essere una soluzione a ogni giallo, meglio se razionale- ma il fascino di quella fortezze posta al centro di ROMA, cosi raggiungibili eppure compatta e inespugnabile, resta tutto.

I disegni di MATTEO MOSCA, che già aveva illustrato BILOTTA su le STORIE co "IL LATO OSCURO DELLA LUNA", sono perfetti, ricchi di dettagli nelle sequenze che devono raccontare la città, essenziali, evocativi e dinamici quando invece al centro dell'attenzione ci devono stare i personaggi. Si ride anche ma, come certifica il finale, a ROMA il confine tra città e tragedia è molto sottile.

lunedì 9 marzo 2015

NESSUNO PUO' FERMARE UN HACKER (di STEFANO FELTRI)

WIZZYWIG

Questo FUMETTO non ci sarebbe neppure bisogno di aprirlo: la copertina di "WIZZYWIG- ritratto di un hacker seriale" già sarebbe sufficiente a giustificare l'acquisto, un solido cartonato che sembra un monitor di un computer vintage, c'è la fessura per infilare il floppy disc e il logo dell'editore, PANINI 9L, ha i colori della mela di STEVE JOBS.

Molti dei graphic novel della linea9L di PANINI comics hanno una veste grafica intrigante (alla quale corrisponde un prezzo più alto della media). Ma WIZZYWIG è interessante anche tra una cover e l'altra: 288 pagine firmate da ED PESKOS, un giovane (32 anni) cartoonist di PITTSBURG che ha realizzato un romanzo molto ambizioso. E il risultato è all'altezza delle ambizioni.

Il libro racconta la storia di KEVIN "BOINGSBAM" PHENICLE, un hacker immaginario che però fa cose reali: attraverso la sua carriera (che si può anche definire criminale, ma sarebbe riduttivo) si assiste all'ascesa della tecnologia nelle nostre vite. E a quella sua progressiva evoluzione in magia contemporanea con la trasfigurazione mistica dei suoi chierici: visto che nessuna persona normale è più in grado di capire perché, schiacciando il bottone di un monitor accadono meraviglie, nessuno spaventa più di chi padroneggia quei segreti e ha la libertà di usarli.

"BOINGSBAM" comincia hackerando per divertimento i videogiochi pirati per console preistoriche, prosegue con una sua personale sfida alla sicurezza delle grandi compagnie telefoniche, per fare interurbane gratis o far arrivare bollette di migliaia di dollari ai bulli che lo molestano. In breve tempo BOINGSMAN trasforma in un nemico pubblico di prima grandezza, braccato dalla polizia come fosse un terrorista  e, in qualche modo, costretto a ricorrere sempre alle sue arti quasi mistiche di corsaro della tecnologia per sopravvivere.

ED PISKOR organizza quest'opera monumentale in una struttura per episodi di poche pagine ciascuno (mala narrazione non è frammentata),
con una gabbia rigida di sei vignette per tavola in bianco e nero pulito, elegante, dal tratto netto e dettagliato. Niente è affascinante come le storie di tecnologia quando vengono rese comprensibili a un pubblico diverso da quello dei geek che ne sono protagonisti.

sabato 7 marzo 2015

EFFETTO SERPIERI, (TUTTO UN ALTRO TEX9

TEX--L'EROE TUTTO UN ALOTRO TEX

Molti anni fa, nel1988, esce in edicola uno strano albo di TEX dal titolo poco creativo: TEX IL GRANDE", perché di formato maggiore rispetto a quello abituale per la serie di punta della BONELLI.

Il disegnatore GUIDO BUZZELLI aveva ricevuto l'incarico di disegnare una storia lunga, scritta da CLAUDIO NIZZI, ma il risultato era stato cosi fuori dai canoni abituali che SERGIO BONELLI preferì pubblicarlo in uno speciale fuori collana. Che ha inaugurato la tradizione dei "TEXONI" annuali con i grandi del FUMETTO che interpretano il ranger più famoso d'ITALIA.

"L'eroe e la leggenda" sembra il remake di quell'operazione: PAOLO ELEUTERI SERPIERI lascia le forme generose e i micro-bikini della sua DRUUNA per tornare al WEST, e crea una sua versione di TEX. Più giovane, più selvaggio (sempre con la camicia gialla, ma di pelle di daino), addirittura con i capelli lunghi.

Anche il formato diverso-64 pagine da cartonato francese- marca le distanze dalla serie regolare. Ma il gioco di SERPIERI è più raffinato: il suo TEX non è il nostro, ma uno dei tanti possibili. Anzi, forse il vero TEX, quello che poi-filtrato dall'immaginario di GIANLUIGI BONELLI-è diventato l'eroe che conosciamo.

Un personaggio che non ha alcuna credibilità storica, un bianco che è anche un capo indiano, che ha un figlio diventato adulto nel giro di poche pagine senza che il padre invecchi, che cavalca assieme a un KIT CARSON che del suo omologo realmente esistito ha soltanto il nome (un omonimo? un ciarlatano?, che combatte alieni, guerre di secessione, uomini serpenti e maghi.

Ma TEX resiste proprio perché è diventato un mito, privo di contorni specifici o di requisiti di precisione storica. Con il suo tratto iperrealista ma al contempo esenziale, venato dalla mancanza di nitidezza tipica dei ricordi, PAOLO ELEUTERI SERPIERI distilla la leggenda di TEX, ne fornisce quasi una base se non vera almeno verosimile, nell'operazione narrativa più acuta degli ultimi anni con protagonista il ranger.

Tutta la storia è raccontata da KIT CARSON. O almeno dice di esserlo.

giovedì 5 marzo 2015

TIRAMOLLA

Personaggio dei FUMETTI creato nel 1952 da ROBERTO RENZI ed elaborato graficamente da GIORGIO REBUFFI, appare per la prima volta l'8 Agosto del 1952 sul mensile CUCCIOLO delle edizioni ALPE. L'episodio in questione è il primo di una storia lunga che si concluderà con la quarta puntata de Novembre 1952. I quattro episodi, con il titolo "IL MISTERO DELLA VILLA", saranno ristampati 10 anni dopo.

Il brillante professor NEMUS chiede l'aiuto di CUCCIOLO e BEPPE per ritrovare la formula più importante del secolo, frutto di un decennio di studi e misteriosamente scomparsa (queste sembrano essere le origini di TIRAMOLLA).

Durante le investigazioni, effettuate nel laboratorio dello scienziato, si verifica una tremenda esplosione e dalla nuvola ecco che compare TIRAMOLLA. L'esplosione è stata causata dal maldestro BEPPE, volendo esaminare chimicamente un capello, provoca l'esplosiva reazione chimica la quale darà vita al FIGLIO DI CAUCCIU' E DELLA COLLA.

La strana creatura di laboratorio fu ideata da ROBERTO RENZI, sceneggiatore e futuro giornalista del quotidiano "LA NOTTE".