lunedì 15 dicembre 2014

LA SOPRAVVISSUTA SOLA TRA I ROBOT (di STEFANO FELTRI

LA SOPRAVVISSUTA

Negli anni della guerra fredda gli scenari post atomici non dovevano neppure essere giustificati: immaginarsi unici sopravvissuti dopo un olocausto nucleare era un pensiero che tutti coltivavano nel retro delle loro menti.

Nel 1985 PAUL GILLON (SCOMPARSO NEL 20119) ha declinato questo tema in un mondo che resta attuale anche ora che le bombe atomiche non fanno più paura, ma la solitudine continua ad essere un incubo concreto nelle nostre società.

MAGIC PRESS pubblica l'integrale de "LA SOPRAVVISSUTA", un opera complessa,raffinata. GILLON è un grandissimo disegnatore, con una vena erotica molto sviluppata che lo rende simile a MILO MANARA per la creatività nel trovare sempre una ragione diversa per sbrogliare la sua protagonista. Perché  ne "LA SOPRAVVISSUTA" praticamente ci sono solo due personaggi umani (qualche altra comparsa dura poco). per il resto soltanto robot o macchine.

La sempre nuda AUDE si aggira in un mondo in cui la vita biologica sembra estinta, restano solo le macchine, perfettamente efficienti: i vigili robot multano per eccesso di velocità e se si ruba in un supermarket vuoto, un cameriere robotico, ULYSSE sviluppa un istinto di possesso pericoloso e violento.

AUDE finisce per ritrovarsi prigioniera di un robot geloso e disposto a uccidere per affermare la supremazia della tecnologia sulla biologica. Ma è un'illusione: la vita è più forte della tecnica, nonostante tutto. col passare delle pagine si assiste a un ribaltamento: senza manutenzione e senza esseri umani che se ne occupino, i robot arrugginiscono e si fermano, la non più giovane AUDE si assume il compito di preservare il ciclo della vita mentre nelle acque ormai ripulite  della SENNA nascono nuovi organismi primordiali pronti a ripopolare la terra.

Proprio la vita sembra trionfare, GILLON devia la storia in una direzione più malinconica, una sconfitta epica che però è anche premessa di una resurrezione laica. La carica erotica del FUMETTO potrebbe ingiustamente confinarlo agli stessi scafali delle "CINQUANTA SFUMATURE DI GRIGIO", ma "LA SOPRAVVISSUTA" ha la caratteristica della migliore fantascienza di illuminarci sul presente raccontandoci il futuro.