sabato 28 settembre 2013

DICK FULMINE UN FUMETTO PER LE PROPAGANDA FASCISTA

DICK FULMINE, poliziotto Italo Americano, appare per la prima volta il 29 Marzo 1938 nel secondo numero degli albi dell'Audace.

Il suo aspetto generale lo fa diventare uno dei "porta bandiera dell'uomo eroico dall'aspetto virile" da popolare al popolo ITALIANO. Personaggio "dichiaratamente Fascista" è riconoscibile un riferimento fisionomico all'iconografia popolare e propagandistica del DUCE.

La sua creazione avviene in un periodo culturale che vedeva l'embargo di fumetti creati oltreoceano. DICK FULMINE, agente in borghese di CHICAGHO, prepotente dal cazzotto pronto, combatte soprattutto, contro personaggi connotati razzialmente, EBREI, NERI, ASIATICI ORIENTALI, SUDAMERICANI, erano considerati come esseri meschini, vigliacchi e traditori: il grosso e brutto nero ZAMBO, il "sordido EBREO ABRAMO LEVI". Spesso DICK FULMINE interviene a difendere dalle persecuzioni dei nemici, ITALIANI e ITALIANE in difficoltà, personaggi questi ultimi, sempre descritti come fieri ed onesti.

Con lo scoppio della seconda guerra mondiale, DICK FULMINE subirà una decisa evoluzione, per assecondare le esigenze di quel periodo: da investigatore prepotente si trasformerà in un bellicoso soldato ITALIANO

giovedì 26 settembre 2013

CORTO MALTESE UN FUMETTO CARICO DI AVVENTURA MARINARESCA

Nel 1967 troviamo nelle edicole il primo numero del fumetto "CORTO MALTESE"di HUGO PRATT. Marinaio di professione, UGO MALTESE, pirata ed avventuriero con insospettabili amicizie con dei criminali come RASPUTIN o VENEXIANA STVENSON, non esita a difendere e a schierarsi con i deboli. A soli 13 anni nel 1900 si trova in Cina dove assiste e forse partecipa alla guerra dei BOXERS. Giovane marinaio di Malta viene imbarcato sulla "OSBORN" e nel1904 si imbarca sulla VANITA' DORATA. Nel 1905, verso la fine della guerra Russo Giapponese, lo troviamo in MANCIURIA, dove si incontra, per la prima volta, con colui che volente o nolente lo seguirà in molte delle sue avventure, il giornalista e scrittore JACK LONDON.

Nel 1905, con la compagnia di RASPUTIN, lascia l'Oriente per raggiungere l'Africa sperando di trovare le miniere d'oro della Dancalia, ma un ammutinamento li costringono a sbarcare in Argentina, dove, CORTO MALTESE e RASPUTIN, incontrano BUTCH CASSIDY e SUNDANCE KID, due fuorilegge rifugiatisi in Patagonia per sfuggire alla polizia di mezzo mondo.

Nel 1906 è ad Ancona, dove incontra un giovane STALIN, portiere di notte in un albergo. Nel 1909 CORTO MALTESE si trova a Trieste, nel 1910 era secondo ufficiale sul cargo bestiame "S:S BOSTONIAN" sulla tratta Boston a Liverpul. In seguito CORTO MALTESE e RASPUTIN entrano a far parte dell'organizzazione del MONACO, misterioso armatore di una flotta pirata nell'Oceano Pacifico.

Nel spiegare la genesi del personaggio di CORTO MALTESE, HUGO PRATT afferma che aveva bisogno di un personaggio Mediterraneo, ma con una cultura Anglosassone in quanto "nella tradizione narrativa Anglosassone c'è più fiaba, più leggenda". Optò perciò per un MALTESE originario di un luogo dove molte culture si sono incrociate, figlio di una prostituta di Gibilterra e di un m arinaio della Cornovaglia.

In apparenza CORTO MALTESE è un personaggio cinico, individualistico ed egocentrico, tuttavia, oltre l'ostentato ottimismo, la personalità di CORTO MALTESE è contraddistinta in realtà da lealtà e solidarietà umana. Spesso si trova ad aiutare gli altri, per lui uccidere è sempre una decisione sofferta, uccide in modo deciso, ma solo se vi è costretto.

CORTO MALTESE è spesso alla ricerca di oro, e di tesori scomparsi e città leggendarie, egli possiede una grande fantasia e grande curiosità, dati che smascherano il suo apparente cinismo. Altro aspetto pecugliare della personalità di CORTO MALTESE è l'ironia. L'ironia di CORTO MALTESE come "arguzia e distacc o" è un espediente psicologico che gli permette di affrontare le avventure che suo malgrado o meno si trova coinvolto.

domenica 22 settembre 2013

DIGIUNO A SHANGHAI PER SCOPRIRE LA CINA ( DI STEFANO FELTRI )

2008 un giovane  FRANCESE ( par di capire l'autore stesso, SYLVAN LIMOUSI alias SAULNE ) arriva a SHANGHAI per ingannare il tempo in attesa di un'eredità da 600 mila euro che deve ricevere. Si diverte come tutti gli occidentali, turisti ed espatriati per lavoro, che approfittano del cambio favorevole per concedersi piaceri colonniali, festa, alcol, donne a pagamento e cosi via. Poi inizia la fase due l'eredità tarda ad arrivare, i soldi scarseggiano e SAULNE si sente sempre più attratto dalla SHANGHAI non turistica, dai quartieri popolari, dalla CINA povera che sfiora soltanto la modernità.
Smette di fare l'occidentale, comincia a vivere con pochi cen tesimi al giorno, imponendosi un digiuno quasi totale che lo priva di forze e lo riduce a vegetare sui divani e balconi.

Nelle intenzioni dell'autore dovrebbe essere unn'evoluzione spirituale, un'ascensione verso l'essenza delle cose lasciandosi dietro il superfluo, gli stereotipi, l'opulenza del turista.

SAULNE, con un compiacimento quasi pasolliniano, vuole mostrarci la vera CINA dietro l'illusione dello sviluppo senza progresso, conoscibile soltanto mettendosi al livello del cinese medio.Cioè facendosi divorare dalla fame.

Nonostante una costruzione grafica spettacolare, più cinematografica che fumettistica, e alcune trovate intelligenti (quando ha fame l'autore vede il mondo in bianco e nero e soltanto il cibo a colori), non convince.Quella che dovrebbe essere un'ascesa verso l'illuminazione pare più il capriccio di un giovane annoiato, il percorso verso la scoperta della vera CINA diventa una clausura domestica, la sintonia con lo spirito del luogo finisce per essere la negazione di quello slancio verso il futuro che, pur con tanti effetti collaterali e disastri, ha permesso a milioni di persone di uscire dalla povertà.

E' isnsomma opinabile che nella sua fase due SAULNE abbia conosciuto davvero la CINA. me certo il fumetto vale la pena di essere letto.

venerdì 13 settembre 2013

UN NUOVO FUMETTO ALLARMA IL VATICANO ( DI STEFANO FELTRI )

JENUS N°1 DI DON ALEMANNO

La novità positiva è questa: visto il successo travolgente di zerocalcare (autore romeno pubblicato da
BAO ), alcuni editori stanno coraggiosamente puntando su nuovi, giovani autori italiani da lanciare su un mercato difficilissmo. Ci prova la MAGIC PRESS, specializzata in comics americani di qualità, tipo FRANK MILLER, e fumetto francese e porta in edicola JENUS, un personaggio nato sul web con tavole singole o brevi storie che evolve in una serie di volumi da 90 pagine.

Per la satira religiosa, quella un pò greve e anti clericale che sul web ha un certo successo, non c'è mai stato momento peggiore di questo in cui il papa FRANCESCO ha dato nuova energia e popolarità alla chiesa cattolica.

Lo pseudomino dell'autore non poteva essere più infelice: "DON ALEMANNO". La prima parte del volume è un college di gag: GESU' lascia il paradiso per tornare sulla terra, qualcosa va storto e perde la memoria, l'Agnello ( inteso come un agnello, lanimale) va a recuperarlo e a ricordargli la sua missione.

DON ALEMANNO infila qualche gioco di parole, scenette da "vernacogliere", parolacce e puzzette che irriteranno i cattolici e non faranno particolarmente ridere gli atei. Il volume ha però una seconda parte migliore e più promettente, visto che è destinata a svilupparsi nei prossimi numeri: JENUS arriva in VATICANO dove trova un furibondo PAPA RATZINGER che vede nel suo ritorno"il nostro peggiore incubo", la fine del potere temporale della CHIESA .JENUS caccia RATZINGER e prende il comando.

Queste pagine, con più trama e meno scenette comiche, funzionano meglio, anche nel loro intento dissacrante (è più efficace la satira sul potere dei cardinaloni che l'irrisione dei dogmi). Il ritratto di" DON ALEMANNO" è un pò grezzo, prende molto dai manga ma non la cura dei dettagli, dei sfondi e del movimento.

Uscire in edicola a luglio, nel deserto estivo delle vendite e dell'attenzione dei lettori, permette a "DON ALEMANNO" di coreggere i difetti in vista del secondo numero previsto a settembre.

giovedì 12 settembre 2013

I GRANDI DEL FUMETTO ( AURELIO GALLEPPINI )

Nasce a CASAL DI PARI ( GR ) il 28 agosto 1917, muore a CHIAVARI ( GE ) il 10 marzo 1994.
 Avviato all'istituto industriale, abbandona gli studi per una precoce vocazione al disegno.
Approda al fumetto nel1936, disegnando su soggetti di FEDERICO PEDROCCHI le storie "PINO IL MOZZO"e "LE PERLE DEL MAR D'OMAN", nei primi anni quaranta va ad abitare a FIRENZE, dove collabora con l'AVVENTUROSO e disegna anche durante il servizio militare.
Nel dopo guerra si trasferisce a MILANO, dove disegna per l'INTREPIDO, poi ha un contatto decisivo per la sua vita: quello con GIANLUIGI BONELLI. Infatti i due, dopo alcune serie minori, danno vita nel 1948 a "TEX WILLER", nella forma di albo a strisce. Il successo, non immediato ma crescente negli anni, finisce per trasformare il personaggio in un fenomeno di costume.
In anni più recenti, ha disegnato un volume della serie "UN UOMO UN?AVVENTURA", in parte tecnico e in parte autobiografico.