sabato 12 luglio 2014

I SUPER EROI MARVEL E IL LIBERO ARBITRIO (di STEFANO FELTRI)

LA CROCIATA DELL'INFINITO
Chissà che faccia hanno fatto i dirigenti della MARVEL COMICS quando JIM STARLIN ha proposto qualcosa come: "Voglio fare una grande saga cosmica sul libero arbitrio". Erano gli anni novanta, qualunque obbrobrio a FUMETTI che arrivasse in edicola vendeva come un best seller.

Questo ha spinto MARVEL a sommergerci di prodotti dozzinali ma ha anche creato le premesse per la nascita di opere che in  un contesto diverso forse non avrebbero mai avuto il placet come, appunto, la CROCIATA DELL'INFINITO.

E' il terzo episodio di un affresco con cui JIM STARLIN ha preso alcuni personaggi minori degli anni settanta ( del genere che gli autori inventavano sotto effetto di LSD) e li ha trasformati in divinità, ha declinato un universo alla FLASH GORDON nello sfondo gli unici FUMETTI filosofici mai prodotti dalla MARVEL.

Al centro c'è ADAM WARLOCK, uno strano dio biondo- una specie di cristo dell'universo MARVEL- che ha scritto il suo lato oscuro (il MAGUS) IN UNA PRECEDENTE SAGA. Ora prende il sopravvento la sua parte migliore, la DEA, una versione femminile che incarna quanto di più puro ed elevato c'è nello spirito di WARLOCK.

La DEA comincia la sua creazione (avete presente "TREE OF LIFE" di TERRENCE MALICK?) e porta nel suo PARADISO OMEGA tutti gli eroi MARVEL più propensi alla fede: dal bigotto DEVIL al patriottico CAPITAN AMERICA al divini THOR, mentre sulla terra gli scettici come IRON MAN o WOLVERINE si macerano nel tormento di non essere tra i presenti.

Tra battaglie planetarie e nascite di universi, STARLIN e il disegnatore molto anni novanta RON LIM accompagnano gli eroi MARVEL alla consapevolezza che il bene assoluto non può esistere, la rinuncia al libero arbitrio in favore della cieca obbedienza (non importa a che fede) sono le premesse per abbruttimento e violenza, l'esistenza del male è necessaria perché il bene risalti per contrasto, altrimenti anche gli slanci più nobili portano oppressione e oscurità. Un FUMETTO geniale, che ricorda quelli di ALEJANDRO JODOROWSKY, ma molto più divertente.

domenica 6 luglio 2014

IL WEST PRIMA DI TEX WILLER di STEFANO FELTRI

ROBERTO GUARINO è un avvocato torinese che si è posto il nobile obiettivo di celebrare il lavoro di CLAUDIO NIZZI, per decenni tra i più prolifici sceneggiatori ITALIANI, prima sul VITTORIOSO e sul GIORNALINO, poi scrittore di TEX per la SERGIO BONELLI.

Dopo un libro intervista con NIZZI su TEX, GUARINO ha iniziato a curare per l'editore ALLAGALLA la ristampa di storie introvabili. Quel LARRY YUMA che NIZZI scriveva per il GIORNALINO, negli anni settanta.

LARRY YUMA assomiglia allo straniero senza nome dei film di SERGIO LEONE, come CLINT EASTWOOD ha un poncho, un sigaro pendulo e faccia di pietra. Il recupero è interessante per varie ragioni: la prima è che permette di apprezzare la straordinaria professionalità di NIZZI, artigiano delle storie, che deve bruciare in poche tavole personaggi, situazioni, colpi di scena.

I disegni di CARLO BOSCARATO sono un pò datati, ma curatissimi. LARRY YUMA riassume bene lo stile del GIORNALINO: il periodico dei paolini, distribuito in abbonamento e nelle parrocchie, ha sempre prodotto storie di grande qualità ma un  po' anestetizzate, LARRY YUMA spara ma non uccide, non scazzotta i cattivi come TEX, è perfino garbato.

Il tentativo di non turbare il giovane pubblico e la scarsa distribuzione ha consegnato all'oblio molti lavori validi, come LARRY YUMA. Per fortuna ogni tanto c'è qualcuno come GUARINO che ha abbastanza passione per recuperarli.

mercoledì 2 luglio 2014

I GRANDI DEL FUMETTO

DINO BATTAGLIA nasce a VENEZIA nel 1923. Frequenta il liceo artistico, ma la sua formazione è prevalentemente autodidatta. Finita la guerra collabora come illustratore per alcune riviste fiorentine dedicate all'infanzia. Nel 1946 inizia la storia a FUMETTI "JUNGLEMAN", che viene pubblicata sulla rivista "ASSO DI PICCHE" .

Nel 1950 si trasferisce a MILANO dove, per l'editore CIVITA di BUENOS AIRES, crea personaggi come "CAPITAN CARIBE" e "LA BRUIA DEL MAR" in questo periodo inizia a lavorare per MONDADORI, disegnando "PECOS BILL" e "OKLAOMA", mentre per SERGIO BONELLI realizza "EL KID" in questi anni collabora anche con due testate londinesi, "DAILY EXPRESS" e "TOP SPOT".

Nei primi anni 60 inizia un intenso rapporto di lavoro con il "CORRIERE DEI PICCOLI", che continuerà con alcune pause fino al 1975. Nel 1968 comincia la lunga collaborazione con biografie dei santi per il "MESSAGGERO DEI RAGAZZI" UN UOMO UN'AVVENTURA "L'UOMO DELLA LEGIONE" e "L'UOMO DEL NEW ENGLAND" . Nello stesso periodo compare sul "GIORNALINO" la serie " TILL ULENSPIEGEL", seguita dalla prima parte di "GARGANTUA E PANTAGRUEL". La seconda parte uscirà postuma nel 1984.

Nel 1981 crea il suo primo personaggio, "L'ISPETTORE COKE", per la collana "I PROTAGONISTI" delle edizioni L'ISOLA TROVATA, termina due episodi ("I DELITTI DELLA FENICE e LA MUMMIA"), mentre il terzo viene interrotto alla pagina 21.

DINO BATTAGLIA MUORE A MILANO IL 4 OTTOBRE 1983.