sabato 13 febbraio 2016

JESSICA JONES, DAL LABORATORIO DEL FUMETTO ANNI DUEMILA ALLA NUOVASERIE DI NETFLIX

JESSICA JONES
All'epoca il primo numero di JESSICA JONES ALIAS fece scandalo perché si apriva con una parolaccia. Era il 2001, non la preistoria. Riletto ora in prospettiva, grazie a una ristampa della MARVEL ITALIANA in occasione della serie che NEFLIX ha tratto da quelle storie, si capisce che la forza di quelle storie pagine era ben altra che indignare i pochissimi benpensanti bigotti che ancora si annidano qua e là tra i lettori dei FUMETTI (è di pochi mesi fa l'assurda polemica su una SPIDER WOMAN disegnata da MILO MANARA troppo provocante).

ALIAS, cosi si chiamava il FUMETTO, titolo abbandonato da NETFLIX perché uguale a quello di un'altra serie di successo di qualche anno fa- era l'embrione dei FUMETTI di supereroi moderni: ha cominciato da li, prima ancora che da ULTIMATE SPIDER MAN, BRIAN MICHAEL BENDIS la sua opera di traduzione dei supereroi classici nel ventunesimo secolo: dialoghi brevi, frammentati, inquadrature ripetute con minuscole variazioni modello.

ANDY WARTHOL, utilizzo della pagina come un puzzle da scomporre e ricomporre: E soprattutto l'abbandono definitivo dell'approccio narrativo e grafico ai personaggi che era tipico degli anni novanta: basta culturisti e bagnine di BAYWATCH in calzamaglia, basta la ricerca ossessiva dell'inquadratura spettacolare, ma più il tentativo di compiacere il lettore adolescente con scollature esagerate o di solleticare i nerd con arsenali da terza guerra mondiale.

JESSICA JONES è un supereroe di terza fila, per un breve periodo DONNA RAGNO, che si arrabatta come investigatrice privata. Nei disegni cupi di MICHAEL GAYDOS vediamo JESSICA JIONES che esagera col l'alcol, che conduce le sue indagini dalla tazza del water e sacramenta perché è finita la carta igienica, che si concede una serata di sesso con LUKE CAGE, altro supereroe marginale (spoiler: nel resto della serie, e della vita di JESSICA, avrà un ruolo).

MARVEL che è venuto dopo- soprattutto grazie a scrittori come ED BRUBAKER- deriva da questi esperimenti di inizio secolo.

A rileggere oggi ALIAS JESSICA JJONES si capisce meglio come BENDIS è riuscito a diventare il più prolifico degli sceneggiatori MARVEL, attivo su decine di progetti: dilata l'azione, la scompone in un caleidoscopio di piccoli fatti da raccontare, magari più volte, da angolazioni diverse. Queste permette di produrre più pagine con le stesse idee. Un trucco che gli perdoniamo, perché pochi FUMETTI sono di agile lettura come i suoi.

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