domenica 15 novembre 2015

IL FUTURO DISTOPICO (E DALTONICO) DI UN CACCIATORE DI SERISL KILLER

MORGAN LOST, IL TRIONFO DELLA BUROCRAZIA IN UN MOMENTO GRIGIO E ROSSO SANGUE

Nella fantascienza distopica tutto l'interesse sta nei dettagli MORGAN LOST, la nuova serie della BONELLI, ha ingredienti già sperimentati: futuro non precisato, cacciatori di taglie che devono fermare i serial killer in uno schema che ricorda un po' quello della DECIMA VITTIMA, il film di ELIO PETRI, un po' di nostalgia per il passato (in NATHAN NEVER c'è il culto dei libri di carta, qui dei B. MOVIE horror che piacciono tanto anche a DYLAN DO, c'è l'assassino in carcere e qualcuno che replica i suoi delitti, un "copycat").

Fin qui tutto noto e non particolarmente originale. Ma CLAUDIO CHIAVEROTTI, sceneggiatore conosciuto per DYLAN DOG e per aver scritto per vent'anni un FUMETTO strano come BRENDON (un po' fantasy, un po' steanpunk, un po' gotico) usa regole consolidate di genere come gabbia su cui innestare idee fresche. Il suo eroe, MORGAN LOST, nome un po' pretenzioso, è daltonico, per questo i disegni di MICHELE RUBINI sono in una scala di grigi con sprazzi rossi, colorazione utile in una storia dove il sangue abbonda.

CHIAVEROTTI usa quel mix tipico di DYLAN DOG tra allucinazioni,  sogni e realtà che permette le peggiori efferatezze senza subirne le conseguenze,  e questa peculiare bicromia aiuta. La mascherina del protagonista pare un omaggio allo spirit di WILL EISNER è un finto cliché: già dal primo numero si scopre che è stata tatuata da un pazzo sadico e non un vezzo da super eroe.

Ma è il contorno a rendere interessante MORGAN LOST. La megalopoli in cui si muove il cacciatore di taglie è lenta, pesante, con un misto di design anni trenta e tecnologia più recente, le auto hanno ancora i cofani bombati e per consultare gli articoli dei giornali bisogna andare in un'emeroteca invece che su Google.

C'è una spiegazione a un certo punto la storia ha preso una direzione leggermente diversa da quella che conosciamo, ci sono state variazioni non piccole (HITLER è stato ucciso da MARLEN DIETRICH, ALBERT EISTEIN non è riuscito a fare lo scienziato ed è diventato un romanziere di fantascienza). Ma la più rilevante è che tutto il potere è passato dalla politica ad una casta di burocrati che, par di capire, ha imposto un ritmo rallentato al progresso, soffocato dalle pratiche e dalle procedure.

A 26 anni dalla caduta del muri di BERLINO, questo filone della "fantascienza burocratica" si è ormai inaridito. Ma CIAVEROTTI vive e lavora in ITALIA, quindi sa che trovarsi governati dalla burocrazia è non solo possibile ma esperienza quotidiana. Ed è questo il vero orrore al centro del FUMETTO

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