venerdì 29 novembre 2013

L'ITALIA DELLE DONNE DI SILVIA ZICHE (di STEFANO FELTRI )

LUCREZIA E ALICE A QUEL PAESE

SILVIA ZICHE è una delle disegnatrice della DISNEY più apprezzata, riesce a creare tavole cosi ironiche e spiritose che non avrebbero neppure bisogno dei testi. Negli anni ha coltivato però anche una produzione di autrice completa, con personaggi suoi. Come i due che si incontrano nell'ultimo libro per RIZZOLI LIZARD: "LUCREZIA E ALICE A QUEL PAESE" .

Dove il paese è l'ITALIA mentre ALICE è un vecchio alter ego della ZICHE, scongelato dagli anni novanta: la ragazza sognatrice e impegnata piena di sensi di colpa da globalizzazione, che ancora non ha visto GENOVA e la grande recessione.

LUCREZIA invece una quarantenne delusa che non riesce a trovare un uomo e una carriera,  Ghostwriter per necessità di autobiografia altrui. LUCREZIA E ALICE si incontrano ma non si capiscono. ALICE fatica a capacitarsi di quanto poco hanno prodotto gli slanci cui dava voce, LUCREZIA soffre a raccontare fallimenti individuali e collettivi.

LA ZICHE tiene un registro più da posta del cuore che da saggio sociologico, manca il graffio della satira, talvolta l'ingenuità delle due ragazze è un po' stucchevole , però almeno la ZICHE suggerisce un confronto generazionale che non è quello solito ( i figli del 68-77 che piangono per la fine dei partiti e degli ideali ), ma ci ricorda come eravamo vent'anni fa.

Anche su un racconto umoristico e sentimentale si allunga l'ombra di SILVIO BERLUSCONI, incarnato nel terzo personaggio, un cinico politico che promette: "vi libererò dai doveri, avrete solo diritti, diritti a volontà". Il CAVAGLIERE ci ha privato della possibilità di avere una memoria privata che non includa anche lui.

 Il libro non ha sempre il passo giusto, ma alcune battute funzionano: "non ne posso più di questi tempi che ci obbligano a lamentarci di problemi enormi e reali", dice LUCREZIA

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