domenica 20 marzo 2016

MISTERI ITALIANI, IL GRANDE VECCHIO ESISTE E HA LE ZANNE: E' IL VAMPIRO PIETRO BATTAGLIA

BATTAGLIA- INTEGRALE
Per paura di disturbare qualche sensibilità e di schierarsi in una scena culturale paralizzata, per tutto il dopo guerra i FUMETTO popolare ha evitato di occuparsi della storia italiana recente. Tutti i grandi personaggi da edicola, da cominciare da quello della SERGIO BONELLI EDITORE, tendono essere americani, o eroi fuori dal tempo, politicamente neutri.

Nel 1994, ROBERTO RECCHIONIO e MASSIMIGLIANO BLEONARDO (LEOMACS) si infilano in questo spazio vuoto e creano il personaggio PIETRO BATTAGLIA. Un soldato nelle trincee della GRANDE GUERRA che viene colpito a morte (il campione è quello della GUERRA di PIERO di FABRIZIO DE ANDRE', con tanto di fidanzata che si chiama NINETTA) ma non si rassegna all'oblio.

La morte, la nera signora con la falce, gli offre una carezzevole ultima notte d'amore, ma PIETRO BATTAGLIA si ribella e violenta la morte che, per vendetta, lo condanna alla sete eterna dei vampiri.

RECCHIONI che oggi è curatore di DYLAN DOG collana della BONELLI (molto amato e molto odiato come accade a chi ha successo), affida poi il personaggio anche ad altri autori che lo inseriscono nelle zone oscure della storia italiana. Per spiegare le quali abbiamo dovuto spesso ricorrere a qualche "grande vecchio".

E tra servizi segreti deviati, logge massoniche coperte, mafiosi alleati dello STATO, non è poi cosi incredibile trovare anche un vampiro che vende i suoi servizi da sicario.
Vediamo cosi PIETRO BATTAGLIA a fianco di GALEAZZO CIANO, nel profondo delle foibe, sul volo di USTICA, nel covo di ALDO MORO, e naturalmente nella NAPOLI di GOMORRA.

I disegni di LEOMACS sono spettacolari, sia nell'episodio inaugurale che nella storia VOTA ANTONIO, modellata su PER UN PUGNO DI DOLLARI o in un breve racconto sulla morte di GIUGLIO ANDREOTTI, altri autori sono più imperfetti ma gradevoli (il migliore è VALTER VENTURI).

A leggere il volume pubblicato da COSMO che raccoglie in oltre settecento pagine tutte le avventure di PIETRO BATTAGLIA resta però l'impressione di un personaggio il cui potenziale non è stato sfruttato appieno. L'intuizione brillante di usare un antieroe violento nei "misteri italiani" finisce troppo spesso per lasciare  spazio a scene a ciclo continuo, con smembramenti, cervelli esplosi, mutilazioni e duelli tra mostri, uguali a quelli che si trovano in tanti altri fumetti.

PIETRO BATTAGLIA meriterebbe di essere sviluppato meglio, con un po' meno sangue e un po' più idee e cura nei dialoghi. Speriamo ce ne sia l'occasione.

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