sabato 27 febbraio 2016

SI PUO ANCORA FARE UN FANRASY A FUMETTI SENZA SCOPIAZZARE HARRY POTTER

ROBERT KIRKMAN Ha molte qualità. La migliore, forse, è di aver saputo approfittare del successo della sua serie più celebre, THE WALKING DEAD, per sviluppare un'etichetta di FUMETTO indipendente ma MAINSTREAM, SKUBOUND. Che dimostra come nell'affollata scena fumettistica americane si possa competere con i colossi (MARVEL, DC) a colpi di buone idee e grandi disegnatori, senza rifugiarsi nelle nicchie ma con serie pensate per il grande pubblico. Come BIRTHRIGHT, appena portata in ITALIA da SALDAPRESS.

A guardarlo sembra il solito fantasy con il solito spadone e l'eroe muscoloso, tipo CONAN IL BARBARO.Invece BIRTHIGHT è un FUMETTO intelligente: lo scrittore, JOSHUA WILLIAMSON, padroneggia alla perfezione tutti i cliché del genere, e non ce ne risparmia nessuno. Ma li usa in modo non banale, denunciandone l'artificiosità.

Non si può qui svelare troppo della trama, ma in breve: un bambino scompare nella foresta, la polizia sospetta che il padre lo abbia ucciso. Invece è finito in un altro mondo di orchi, draghi ed epiche lotte tra bene e male. Torna sulla terra pochi mesi dopo, ma per lui sono passati anni, è diventato un eroe, un condottiero, armato di uno spadone, e ora deve difendere la terra da alcuni demoni del suo mondo. O almeno cosi dice. peccato che sia quasi tutto falso.

I disegni di ANDREI BRESSAN, co i colori degni di menzione di ADRIANO LUCAS, vogliono stupire, ma senza affogare il lettore di dettagli. Le tavole si aprono spesso, ariose, su grandi vignette per i momenti spettacolari, ma tutto è funzionale a creare un ritmo narrativo, per assecondare i continui ribaltamenti della trama.

BIRTHRIGHT è un grande FANTASY, moderno, che sfugge a quella deriva un pònerd di quei FUMETTI che cercano ancora di stupire i lettori con strani animali e lingue inventate, come se fossimo ancora negli anni trenta di FLASH GORDON.

La scelta di puntare su un FANTASY metropolitano autoironico e demistificatorio toglie quella patina di ingenuità che spesso avvolge il genere. Oppure forse tutta la struttura FANTASY serve soltanto a mascherare un FUMETTO sull'implosione di una famiglia, sulle incomprensioni tra marito e moglie, sulle gelosie tra fratelli, sulle storie che ci raccontiamo per sopravvivere nell'adolescenza (la foresta da cui il bambino esce alto, barbuto e muscoloso non è forse quella della pubertà?).  Chissà.

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