CONEY ISLAND
Le varianti del FUMETTO popolare italiano sono infinite, come sta a dimostrando la SERGIO BONELLI EDITORE in questi anni. Prima hanno lanciato i romanzi a FUMETTI da edicola, centinaia di pagine a basso costo, poi la collana LE STORIE (ogni mese personaggi e ambientazione diverse), nuove serie con arco narrativo predefinito sul modello di quelle tv mentre alcuni eroi assumevano tratti da comics americani (vedi DYLAN DOG e NATHAN NEVER tra maxi saghe, ridefinizioni di equilibri consolidati).Adesso c'è una nuova evoluzione i romanzi a puntate.
Si parte con "Coney Island", tre volumetti con le canoniche 98 pagine ciascuno, che formano un racconto unico. Ai testi c'è GIANFRANCO MANFREDI, lo scrittore che negli schemi BONELLI è quello utilizzato per prodotti dove è cruciale l'accortezza dell'ambientazione storica: da MAGICO VENTO ad ADAM WILD, MANFREDI studia e istruisce il lettore, talvolta al limite della pedanteria (per fortuna non in questo caso).
Ai disegni una coppia rodata, GIUSEPPE BARBATI (purtroppo scomparso prima dell'uscita del FUMETTO) E BRUNO RAMELLA, che realizzano l'equivalente fumettistico di un kolossal ad alto budget.
Gli elementi sono quelli classici del genere hard boiled: il detective con il completo spiegazzato e il pugno pesante, la bionda partita dalla provincia sognando i lustrini della grande città, il luna park di CONEY ISLAND (da cui il titolo) come simbolo di una felicità apparente che nasconde segreti e traumi non dimenticati.
Gli ingredienti sono classici, la ricetta anche, ma è l'interpretazione che rende il prodotto interessante.
Nella prima metà del volume la storia è raccontata dal punto di vista del detective SLOANE, nella seconda dalla bionda BRENDA. I medesimi eventi, un racconto molto diverso
Nelle tavole di BARBATI & RAMELLA si affollano decine, centinaia di personaggi, scene di massa e cattivi ragazzi che sembrano uscire da C'ERA UNA VOLTA IN AMERICA di SERRGIO LEONE. MANFREDI contiene i testi e la divulgazione storica, il lettore si immerge nei dettagli grafici.
Per un bilancio definitivo bisogna aspettare la conclusione della storia, nel terzo volume. per ora l'esperimento è promettente.
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