mercoledì 15 aprile 2015

PINOCCHIO

Uscito a puntate sul "GIORNALE PER BAMBINI" nel1881 PINOCCHIO lo troviamo in un formato completo nel 1893. Illustrato da ENRICO MAZZATI si sentiva fortemente la necessità di creare (per L'ITALIA appena nata) dal nulla un'identità nazionale, con un sistema ideologico comune.
Fu poi PANCRAZI che nel suo "ELOGIO DI PINOCCHIO" ad aprire la strada alle successive interpretazioni politiche, filosofiche- idealistiche, teologiche e psicologiche.

Nelle vivaci peripezie del celebre burattino è possibile riconoscere il ripetersi di uno schema fisso, che richiama uno dei movimenti tipici del romanzo di formazione: messo alla prova, dal GATTO e la VOLPE, dall'amico tentatore LUCIGNOLO, PINOCCHIO cede, trasgredisce le regole e di conseguenza subisce una degradazione, il cui punto più basso sarà la sua trasformazione in un asino, segue quindi il pentimento e la riabilitazione fisica e morale del personaggio, fino all'esito finale dove vediamo il burattino di legno in un ragazzino in carne e ossa

Il progetto supera di gran lunga tutte le aspettative dell'autore stesso. Nessuno ricorda PINOCCHIO come " L'AUTORE DI VALORI MORALI" o il bene che trionfa sul male. Dopo centoventi anni se continua ad essere letta in tutto il modo è per la sua simpatia, cosi vicino alle debolezze e incoerenze dei lettori. Le mirabolanti peripezie del burattino, fanno apparire lo scolaro come modello grigio e monotono.

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